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🌻NO ALLA SCUOLA DELLA PERFORMANCE
✍ Dal libro – “Carezze d’empatia in classe” (2020 Pearson).
“Interpretando liberamente il capolavoro di Bansky potremmo dire che in un mondo grigio il cui unico comandamento è performare, la vita perde la dimensione calda dell’esistere e viene ricoperta dal freddo grigio del solo funzionare.
Il cuore – che i venti grigi della performance spingono fuori dall’orizzonte – non è un semplice cuore, ma è un cuore ferito, portatore di quella fragilità che rende umano l’essere umano.
E la scuola?
La scuola, o almeno una parte di essa, aspira e ammira il modello della scuola-azienda.
Il modello considerato più efficiente e in grado di preparare studenti cognitivamente competenti, in grado di funzionare al meglio, in un mercato del lavoro sempre più competitivo.
Attenzione però…
Noi non siamo padroni delle parole, le parole ci giocano a nostra insaputa.
Parole come ‘performance’, ‘prestazione’, ‘efficienza’, ‘funzionamento’ ci dicono che il grigiore dell’opera di Bansky sta colonizzando la nostra amata scuola. (…)
Una facile obiezione potrebbe essere: ma che cosa c’è di male in una scuola efficiente?
La risposta può stupire: la scuola del funzionamento, pur volendo funzionare a qualsiasi costo, finisce per funzionare poco.
Arranca e va fuori giri.(…)
Ne sono prova le cicatrici accumulate dagli insegnanti alle prese ogni giorno con lo tsunami di classi, ragazzi e bambini e sempre più difficili.
Classi e studenti difficili non devono esser letti come un problema, ma come un sintomo: il sintomo che una scuola (e una società) che espungono dal proprio mondo i cuori feriti (e la loro cura) finiranno sommerse dal ritorno ingovernabile della ferita stessa.
Ed ecco il paradosso: la scuola del funzionamento arranca, mentre la scuola di Barbiana, che accoglieva bambini e ragazzi che oggi definiremmo “a rischio”, funzionava molto meglio.
Bisogna smontareil mito della performance, del funzionamento e dell’efficienza.
La scuola, come la bambina di Banksy, deve riaccogliere il cuore ferito dei nostri ragazzi.
La scuola deve essere un luogo di inefficienza dove poter fare esperienza della meraviglia, del pensiero lento e della profondità.
Un luogo dove l’educazione dei sentimenti trovi finalmente una reale cittadinanza”.
🧩 In ‘Carezze d’empatia in classe’ trovate 50 attività cooperative per abbracciare il cuore della vostra classe con la coperta calda dell’empatia.
🧩 Se invece siete interessate ad una formazione su “Classi e studenti difficili” o su “L’educazione del cuore della classe” scrivete a:
formazione@prospettivedidattiche.it