IL MURO DELL’OPPOSITIVO
10 Marzo 2021
Dal testo:
Didattica cooperativa e classi difficili (2020 Pearson).
“Classi e studenti difficili si impongono a noi con la forma del muro, un muro privo di passaggi.
Cerchiamo mille strategie, annaspiamo tra i cosiddetti “rinforzi” postivi e negativi, ma il muro rimane impenetrabile.
La domanda ritorna ogni giorno.
Come si apre la porta di un muro senza porte?
La risposta l’ho appresa negli incontri con i “miei” ragazzi (difficili).
Per aprire la porta di un muro senza porte bisogna cercare nella porta giusta e l’unica porta giusta è la porta del nostro cuore.
Bambini e ragazzi difficili, per ragioni che vedremo nei prossimi capitoli, hanno alzato un muro per sopravvivere alle ferite della propria vita. (…)
Dobbiamo mettere in campo la verità della nostra empatia, far sentire che teniamo a loro VERAMENTE.
Questa verità empatica riuscirà a raggiungere il cuore freddo, stanco e ferito dietro il muro.
Inizialmente verrà letta come un tentativo di manipolazione.
Lo studente oppostivo uscirà da dietro il muro rispondendo con odio, rabbia e provocazione.
Attenzione però: la rabbia dell’oppositivo non testa la forza della nostra autorità.
Testa la verità del nostro cuore.
Testa se “teniamo a lui o a lei veramente”.
Se il nostro amore e la nostra empatia sapranno resistere all’onda d’urto del muro di rabbia avremo superato la prova.
Il bambino o il ragazzo difficile inizierà a fare capolino da dietro il muro e inizierà a camminare verso di noi.
Ecco come si apre la porta di un muro senza porte.
Si apre cercando nella porta giusta.
La porta del nostro cuore.”

