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SUPERVISIONE EQUIPE EDUCATIVE

Il servizio di supervisione ha come destinatari i team di lavoro che operano in servizi-progetti per minori e famiglie in ambito:
– scolastico (sostegno educativo, gruppi drop out, interventi psicoeducativi sui gruppi classi,
interventi pedagogici in classe, percorsi espressivi, ecc.)
– sociale (cag, centri educativi, educativa di strada, progetti di prevenzione, ecc.)
– famigliare (adm, gruppi sostegno genitorialità, ecc.).

La supervisione proposta è di tipo costruttivista in quanto intende promuovere una cultura pedagogica che non si riferisca a un sapere chiuso nel mondo accademico e compiaciuto nel proprio narcisismo e nella propria autoreferenzialità teoretica, al contrario si riferisce ad un sapere significativo, fortemente connesso all’esperienza quotidiana dell’educazione, creativamente declinabile nei più diversi servizi e professionali sviluppatosi attorno agli interessi delle singole équipe di educatori.

Un sapere non verticale e per questo promotore di dipendenza e resistenza ma un sapere stimolante costruito dal basso tramite la condivisione l’elaborazione e la riflessione in gruppo, che partendo dai propri punti di vista ristruttura le proprie e altrui visioni negoziando e elaborando nuovi e molteplici significati.

Questa proposta di supervisione costruttivista intende sostenere gli operatori, i coordinatori e le cooperative sociali, nella formazione di educatori completi, capaci di riflettere e vivere la professione educativa in modo profondo e significativo lungo le molteplici dimensioni pedagogiche.

Grande rischio e deriva del lavoro educativo è infatti ridursi e tradursi in un operazionismo in cui manchi soprattutto l’approccio l’interpretazione e l’analisi delle direzioni e delle questioni educative.

Parafrasando Plutarco la supervisione costruttivista vede gli operatori non come vasi da riempire ma come fiaccole da accendere. L’approccio scelto è dunque perfetto per accendere non solo il sapere e il sapere fare, ma soprattutto il saper essere degli operatori.

Concretamente questo approccio di supervisione si realizza tramite l’utilizzo di strategie di elaborazione partecipativa e cooperativa che smuovano non solo la dimensione cognitiva degli eventi ma anche quella emotiva e autobiografica.
In questo modo è possibile un triplice processo:

  • analisi attiva del caso in oggetto
  • maturazione della propria capacità di lettura delle dinamiche pedagogiche
  • co-costruzione di una visione comune in una prospettiva di teambuilding.    

Affinchè la supervisione non si limiti ad un’esperienza esclusivamente elaborativa si dedicherà parte del lavoro per comprendere come scendere nel concreto della pratica educativa per trasferire quanto elaborato in supervisione.

La nostra esperienza nella gestione delle dinamiche collaborative dei gruppi sarà messa a disposizione delle équipe per trasformare le situazioni conflittuali in occasione di apprendimento, riflessione e condivisione.

 

 

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