COLTIVARE IL PENSIERO, COLTIVARE LA CITTADINANZA
11 Dicembre 2020
Articolo di Stefano Rossi ©
Oggi pomeriggio, durante un corso sulla didattica cooperativa, un’insegnante ha voluto raccontarmi quanto accaduto nella sua classe.
Dopo aver letto “Menti critiche, cuori intelligenti”(Pearson) ha proposto alla sua quarta primaria una delle 40 card sulla cittadinanza.
Ha scelto la “Card dell’aiuto reciproco” che propone tre tipi di lavoro.



Al di là di questa attività che potete proporre (sia alla primaria che alla secondaria) volevo condividere con voi due riflessioni dell’insegnante.

p ha ripreso a far brillare alcuni studenti che ultimamente vedeva “spenti” e “irraggiungibili”.

“Se cooperando Alan Turing e i suoi amici sono riusciti a sconfiggere Enigma…
allora anche noi possiamo
sconfiggere il virus cooperando tutti insieme!”
Era qui che volevo arrivare.
Educare alla cittadinanza nel tempo della complessità significa offrire, non ricette e semplici buoni propositi, ma lenti per leggere la complessità del reale.
Questi bambini di quarta elementare non hanno “ricevuto” dall’alto la lettura dell’insegnante ma grazie alla discussione sull’aforisma e sulla storia hanno potuto, prima comprenderla (quindi comprendere il valore civico ed etico dell’aiuto reciproco), per poi trasferirla alla complessità del proprio presente: ovvero la pandemia.
Se l’ipermodernità è il tempo della complessità , l’educazione alla cittadinanza (tramite storie e discussioni cooperative) deve puntare ad accendere piccole luci per imparare a tradurre il buio.
Piccole luci per provare a leggere il presente.
Piccole luce per provare a riscrivere il futuro.
Menti critiche per la cittadinanza globale (scopri)